Dalle radici Africane si origina una danza rappresentativa della religione cubana. divinità:OYA guerriera e guardiana della porta del cimitero

                                           Oya Yansa

A Cuba, nel secolo XVI,  per necessità di mano d'opera,  i colonizzatori importarono più di 50.000mila  africani,  destinati  al lavoro forzato nei campi. Il desiderio di libertà e le condizioni disumane degli schiavi  fecero  accrescere la  speranza e  la forza interiore attraverso  il culto religioso e la preghiera, le pratiche
  religiose  africane  erano proibite dai  colonizzatori,  da  qui nasce  la necessità  di  "mascherare le divinità    africane" chiamate Orichas, sincretizzandole con i santi della religione cattolica. 
Una divinità al femminile è  rappresentata  da Oya chiamata anche Yansa, sincretizzata con la Virgin del Carmen e con Santa Teresa D'Avila.  
Oya, è la guardiana e padrona della porta del cimitero, considerata la dea che comunica con gli spiriti dei defunti,, il suo carattere e forte  e deciso, è una guerriera instancabile, padrona della candela, del  vento e, insieme a Changò,  del fulmine. 
Il suo colore è il rosso scuro, il viola e il marrone, ama tutti i colori  dell'arcobaleno che porta nella sua cintura, tranne il nero. Molto femminile e appassionata è dolcissima con i   suoi  figli che protegge ed ama,  ma è spietata con i suoi nemici. Il suo strumento con il quale agita il vento è  
l'iruke,  rappresentato da una coda  di cavallo, generalmente ne adopera due, ma essendo una coraggiosa
guerriera, puo' usare anche il machete.                                                                                                      





   
Mara Mencarelli Salsa Fantasy "Oya"

 Oya:   regina del vento, della candela e guardiana della porta dei cimiteri, unico orisha guerriero femminile, veste i colori dell'arcobaleno sincretizzata in Santa Teresa. Dolce amabile con i suoi figli, terribile con i suoi nemici.                                                                                                  

Reggaeton ragga Jam Valeria Gennaro Salsa Fantasy corsi e coreografia

                                                                                   

Quando la passione per cio' che si fa è molto forte, i risultati sono sempre significativi. Lezioni di reggaeton e coreografia Valeria Gennaro Salsa Fantasy.
Reggaeton e ragga Jam (genere musicale Dance Hall) provengono da un'unica radice il ragga giamaicano, questa  giovane artista fonde in maniera esemplare ambedue le discipline con estrema semplicità e grande sensualità.

L'eleganza del Son unita alla dinamicità della salsa sulle note di uno dei gruppi più famosi del panorama salsero degli ultimi anni

Il Son Cubano

Il Son è storicamente considerato il ballo nazionale di Cuba sin dagli anni 20, anche se per alcuni il ballo nazionale è ritenuto il Danzon, predecessore del Son.
La zona di origine si trova nella parte rurale,  di Barracoa, Guantànamo, Manzanillo e nei quartieri suburbani di Santiago de Cuba.
I suoi elementi melodici hanno radici spagnole, francesi, africane e haitiane.
I primi son montuno sono attribuiti a Nene Manfugàs (1892), ma altri, lo attribuiscono a Teodora Gine  con il suo "Ma Teodora".
Gli strumenti caratteristici del son, sono il tres cubano, di provenienza spagnola, la marimbula,  il guiro,  il bongo, la botija, il basso, la clave e le maracas.
Il tempo del son è 2/4 in cui la prima battuta forte è occupata dalla terzina cubana, mentre la seconda battuta (debole) si integra in pausa di croma-croma, croma-pausa di croma.
All'inizio del XX sec. il son va espandendosi e si diffonde nella città del'Avana, ma il suo pieno riconoscimento lo avrà negli anni 20 con la nascita di gruppi musicali chiamati Sexsteto primo tra tutti il Sexsteto Habanero.

Son e salsa sulle note di Havana d' Primera  scuola:   Salsa Fantasy di Mara Mencarelli

Post più popolari

GDPR INFORMATIVA

L'e-mail da voi utilizzata per commentare gli articoli nel blog è celata, Google rende visibile solo il nome con cui commentate e nient'altro.
Vi ricordo che se non desiderate loggarvi potete commentare in anonimo e che è unicamente Google che tratta i vostri dati per poter commentare in questo blog. Per commentare in anonimo trovate l' opzione nel menù a tendina proposta dal modulo dei commenti.
Per maggiori informazioni sui trattamenti dei dati vi invito a leggere la
PRIVACY POLICY E GDPR

Torna alla home