Vincent Van Gogh: autoritratti a confronto

                          File:VanGogh 1887 Selbstbildnis.jpg
                               olio su tela 42 x 33,7 conservato all' Art Istitute di Chicago

Autore di ben 864 tele e di più di mille disegni, tanto geniale quanto incompreso in vita, si formò sull'esempio del realismo paesaggistico dei pittori di  Barbizon e del messaggio etico e sociale di  Jean-Francois Millet. Attraversata l'esperienza dell'Impressionismo, ribadì la propria adesione a una concezione fortemente romantica, identificando arte ed esistenza, ripercorrendo e raffigurando nelle sue tele il dramma interiore che lo accompagnerà tutta la vita,Van Gogh pose le basi dell' Espressionismo.

Nella sua carriera artistica Vincent Van Gogh realizzò una gran numero di autoritratti, ma tra tutti quello che lo ritrae in fondo alla pagina è considerato il più bello.
Realizzato nel Settembre del 1889, mentre si trovava ricoverato presso il manicomio di Saynt Remy. Si tratta  un piccolo dipinto ad olio su tela delle dimensioni di 65 x 54 centimetri, si trova esposto a Parigi, nel Museo di d'Orsay.
Colpisce di quest'opera  lo sguardo fortemente turbato, quasi allucinato, forse dovuto al periodo di grave crisi psichica cin cui versava il pittore, tanto da tentare il suicidio. Lo sfondo del quadro è formato da spirali grigio-verdi arrovellate, molto simili al fogliame dei cipressi dipinti in quel periodo. L'andamento turbinoso della pennellata sembra evocare una sorta di  perdita di orientamento dovuta, forse, alle gravi crisi nervose che  offuscavano la tranquillità della sua tempestosa vita.
Nello sguardo del pittore si percepisce una nota di velata tristezza, mentre i colori ci suggeriscono la ricerca di una tranquillità agognata.


                      File:SelbstPortrait VG2.jpg

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