Logopedia: le difficoltà di Chiara nelle strutture pubbliche di zona

Chiara stava progredendo a piccoli passi giorno dopo giorno, iniziava ad aprirsi al mondo e ciò le conferiva la possibilità di iniziare ad apprendere nuove cose incluso il linguaggio. Fu proposto alla famiglia di portare la bimba nelle strutture di zona dove intraprendere sedute di logopedia 3 volte la settimana, la ricerca si dimostrò da subito non priva di difficoltà. le strutture indicategli ( Don Guanella di Roma e il Vaccari) avevano dei tempi d'attesa troppo lunghi (7-8 mesi), inoltre non avevano disponibilità per le sedute di 3 volte a settimana necessarie alla bambina. L'unica struttura disponibile fu il consultorio di zona con esiti non molto positivi. 
La bimba era seguita svogliatamente e la sua logopedista si assentava di frequente, su 3 sedute a settimana la bimba riusciva a farne 1 massimo due, la mamma di Chiara cercò di protestare e chiese se fossero possibili delle sostituzioni, ma le venne risposto che vivendo in Italia , doveva adeguarsi... 
Chiara all'età di sette anni pronunciava ancora pochissime parole e per giunta anche male, quindi i suoi genitori decisero di intraprendere un'altra strada rivolgendosi ad una psicoterapeuta e logopedista privata.
Il costo mensile di questa attività era nell'ordine di 800 mila lire al mese, una cifra decisamente rilevante per la famiglia. Chiara cominciò a migliorare e le sedute divvennero, nel tempo anche di gruppo, questo per facilitare un rapporto di relazione tra ragazzi con handicap e stimolarne il dialogo.
Oggi Chiara è in grado di parlare bene, le riesce difficile pronunciare bene la lettera (R) ma è risuscita anche grazie alla mia insistenza, ad abbattere lo scoglio della SCI e della SCE, parla in modo veloce e talvolta bisogna frenarla, quasi avesse il desiderio inconscio di esprimere velocemente i suoi pensieri e di esternarli al mondo, come per riscatto a sette anni di quasi totale sofferto mutismo.



4 commenti:

  1. Che schifo di persone che ha incontrato sulla sua strada! Non è che perché siamo in Italia allora dobbiamo adattarci a certi vermi... ma pensa te! Certe cose mi mandano proprio in bestia.

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  2. Guarda Laura ho iniziato a scrivere questa storia perchè nel corso degli anni la mia amica ha incontrato un'infinità di problematiche....ha sempre detto che voleva scrivere un libro e forse lo farà intanto cominciamo a dar voce alle schifezze e assurdità che si trovano ad affrontare ragazzi come Chiara e la sua famiglia...senza peràò dimenticare quel poco di buoo che qualche volta c'è...

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  3. ma qual è quel professionista che può rispondere in questo modo... siamo in italia e dobbiamo adeguarci? pazzesco, da denuncia
    monica c.

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  4. Pazzesco ma reale...come mille altre situazioni che si sono verificate nel corso degli anni

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