Claude Monet e le sue splendide Ninfee

Claude Monet nacque a Parigi nel 1845, secondogenito di Claude Auguste e di Louise Jusyttine Aubrée, u Monet fu un pittore impressionista , la sua vita fu troncata da un tumore nel Giugno del 1926.
Il catalogo delle sue opere vanta più di 500 tele, nelle quali si evince  l'evoluzione artistica del pittore, i colori, negli ultimi anni della sua vita cambiano di intensità e di tono, questo dovuto anche alla malattia che gli aveva colpito gli occhi.
Il ponte giapponese, realizzato nel 1924 ed esposto al "Musée Marmottan", o La casa dell'artista, dello stesso anno, sono opere ormai astratte, in cui i colori vengono utilizzati in modo diverso rispetto ai canoni fino allora seguiti da Monet.
 
A Parigi dal 27 dicembre, avrà inizio una mostra: 175 quadri di Claude Monet (1840 - 1926) provenienti da tutto il mondo, la sua celebrità ha dato vita a questo evento irripetibile in cui  verranno esposti, oltre alle 170 opere al Gran Palais, altre 130 opere, contemporaneamente al Marmottan dove per la prima volta verrà esposta, fino al 20 di Febbraio tutta la collezione dell'artista.
Tra le opere di Monet, ricordiamo le Ninfee, un ciclo di  250 tele  realizzate negli ultimi anni di vita dell'autore e raffiguranti immagini del suo giardino.
Monet, nel suo giardino, abbandona il contatto con la contemporaneità. Da giovane era stato felice di dipingere vedute cittadine, ma ora sembra rifuggire il chiasso e il brulicare della metropoli. Ciò che dipinge ora è fermo.
Negli anni intorno al 1889 - 1891 realizza numerose opere in cui l'elemeto predominante è rappresentato dai Covoni, scanditi dal mutare delle ore e delle stagioni. Esposti presso Durand-Ruel nel maggio 1891, la serie dei suoi Covoni  avrà un gran  successo e le tele verranno vendute da Monet direttamente ai collezionisti; la stessa cosa avverrà per la serie dei suoi Pioppi, che vengono presentati il   29 Febbraio 1892 ancora presso la Casa Durand-Ruel.
Divenuto ricco acquisterà  la casa di Giverny, creando il famoso stagno dove coltiverà le ninfee.
La sua passione per la natura e per questi fiori acquatici darà vita a quelle che sono le tele delle Ninfee, opere di grande espressività, alcune di notevoli dimensioni ( fino a 4 metri), dove lo stato d'animo del pittore emerge nelle linee e nei colori.
Galleggiando nell'acqua i fiori esplodono in un orgia di caldi colori. Nel suo piccolo paradiso privato, Monet trascorse il resto della sua vita dipingendo le ninfee fluttuanti sulla superficie dell'acqua,  mutabili e mutanti con l'andare e il venire delle stagioni e del sole, in uno stile  quasi astratto, con il quale riesce a creare delle vere e proprie sensazioni visive. Pochi luoghi furono studiati con tanta assiduità come lo stagno di Giverny, dove Monet pose il suo cavalletto a ridosso degli aggruppamenti delle ninfee sulla superficie acquatica, e realizzò queste appassionate ed incantevoli opere.


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