Paul Gauguin e i suoi autoritratti

Paul Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno 1848 nella casa di rue Notre-Dame-de-Lorette 56, secondogenito del giornalista liberale, originario di Orlèans, Clovis Gauguin  e di Aline Marie Chazal, muore l' 8 maggio del 1903, di sifilide nel carcere dove era stato rinchiuso dalle autorità del luogo per "querela e sovversione". Si distaccò dall'espressione naturalistica accentuando progressivamente l'astrazione della visione pittorica, calandosi, di li a breve,  pienamente nell'espressionismo.
Tra le sue opere troviamo numerosi autoritratti di natura espressionista, alcuni molto belli, ripropongono dei periodi storici e psicologici della vita dell'artista.


File:Paul Gauguin 111.jpg
Autoritratto, olio su tela, 46 x 38 cm, 1893, Musée d'Orsay, Parigi
Tra Giugno e dicembre1889 l'artista si ritrae in due dipinti che ripropongono due identità visive molto diverse, in una tela, l'orto degli ulivi, l'immagine del Cristo è raffigurata col il volto, di Goguein, e giage alle spalle dell'immagine in primo piano del volto del pittore. le cromie emanano una certa cupezza che descrive lo stato d'animo dell'artista, l'olio 92 x 73 si trova all'Albright Knox Art Gallery di Buffalo.
tra gli autoritratti del pittore ricordiamo "i Miserabili" un 'opera molto bella caratterizzata dalla presenza sullo sfondo di piccoli fiori di loto ed una tele affissa al muro che riproduece un volto (autoritratto nell'autoritratto), i colori sono forti , lo sguardo interrogativamente perso, la tela è un oliodi 45 x 55 cm che si trova al museo di Amsterdam, datata 1888.
Infine, ricordiamo l'autoritratto con cappello, anno 1886 olio su tele 76 x 64, Museo d'Orsay di Paigi. L'opera in questione, raffigura l'artista in un aria seria, impenetrabile, gli indumenti sono "morbidi" dalle linee avvolgenti, sullo sfondo un nudo di donna  che riproduce uno dei suoi dipinti, in effetti una caratteristica personale e ricorrente negli autoritratti di Gauguin  il quale  amava proporre, sul loro sfondo, una sua opera, nel caso dell'uomo con cappello l'artista sceglerà una delle tele da lui preferite, del periodo Tahitiano, Manao Tupapau ( lo spirito dei morti) un olio su tela, dipinto nel 1892, (73x92cm) anch'esso conservato all'Art Gallery di Buffalo.
La giovane giace supina e nuda nel proprio letto, alle sue spalle aleggiano gli spiriti con velo nero. La donna raffigurata nella tela, è Teha'amana, la giovane compagna del pittore. Gauguin avrebbe preso ispirazione per il quadro quando, tornando da Papeete in una sera di pioggia tra lampi e tuoni, trovò Teha'amana al buio nella capanna, sdraiata sul letto e terrorizzata dall'oscurità e dalla tempesta. Il pittore aggiunge a sinistra nel quadro, una figura incappucciata e con l'aria minacciosa, un "Tupapau", una sorta di demone o spettro polinesiano dei morti, che evoca la paura della fanciulla nella notte di pioggia. l'opera è riprodotta sullo sfondo del quadro capovolta, come se fosse riflessa in uno specchio.

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