Francesco Hayez: Il Bacio

Francesco Hayez nasce aVenezia, 10 febbraio 1791 e muore aMilano, 21 dicembre 1882. Figlio di Giovanni Hayez di origini francesi, e di Chiara Torcella, nativa di Murano, la famiglia versava in condizioni modeste, e Francesco, ultimo di cinque figli, fu affidato alle cure di una zia materna, sposata con  Giovanni Binasco, armatore e mercante d'arte proprietario di una discreta collezione di opere d'arte, tra cui molti dipinti.
Già da piccolo mostrò una predisposizione per il disegno, per questo motivo, lo zio lo affidò ad un restauratore affinché ne imparasse il mestiere. In seguito completò i sui studi presso altri maesti "Francesco Magiotto" e "Todoro Mtteini".
Nel 1809 vinse un concorso indetto dall'Accademia di Venezia per l'alunnato presso l'Accademia di San Luca a Roma, in seguito, si trasferì nella capitale dove divenne allievo di Canova.
E' stato un pittore italiano, considerato uno dei massimi esponenti del romanticismo,  particolarmente noto per l'opera del "Bacio".
La sua arte, basata su eccellenti doti di disegnatore, non è esente da una certa freddezza ed artificiosità, per questo motivo il suo romanticismo è sempre stato considerato infatti più formale che sostanziale


Il bacio è uno splendido olio su tela olio su di 112 × 88 cm, realizzato nel 1859 dal pittore italiano, su commissione del Alfonso Maria Visconti di Saliceto, che alla propria morte lo regalò alla Pinacoteca dell'Accademia di Brera, dove è tuttora conservato ed esposto.
Oltre a questo dipinto, l'artista realizzò tre repliche con lo stesso soggetto, delle quali due versioni sono in collezioni private ed un'altra, in cui il vestito della donna è bianco, fu realizzata nel 1861 per la famiglia Mylius ed è stata venduta all'asta il 12 novembre 2008 a Londra.
In questo quadro l'autore riunisce le principali caratteristiche del romanticismo storico italiano, ovvero un'assoluta attenzione verso i concetti di naturalezza e sentimento puro, ciò che colpisce nell'imediato è l'enorme sensualità che scaturisce dall'abbraccio dei due amanti.
 L'uomo, mentre bacia la sua amata, indossa abiti dai colori caldi e  appoggia la gamba sul gradino, quasi si trattasse di un saluto, magari un addio,  e dando maggior  enfasi al bacio. La scelta dell'artista di celare i volti dei giovani conferisce importanza all'azione e le ombre che si possono scorgere dietro al muro, nella parte sinistra del quadro, indicano un eventuale pericolo. L'opera riveste un gran significato storico attraverso la scelta dei colori, il bianco della veste, il rosso della calzamaglia, il verde del cappello e del risvolto del mantello e infine l'azzurro dell'abito della donna, che vogliono rappresentare l'alleanza avvenuta tra l'Italia e la Francia ( Plombières).

L'intera scena, a giudicare dagli abiti e dai luoghi circostanti, si svolge in un'ambientazione medioevale, del tutto immersa nel presente a causa del significato e del soggetto iconografico rappresentato dal "bacio".

Il Bacio
                                                     

Il Carnevale: usi, costumi e tradizioni

Il Carnevale è alle porte infatti questo periodo fiabesco di giochi maschere coriandoli e dolci, inizia 40 giorni prima di Pasqua e termina il  Martedì grasso ossia, il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri.
 Il Carnevale rappresenta un periodo di divertimento e mascheramento sia per i più piccoli che per gli adulti un momento di festa e divertimento che coinvolge tutto le classi sociali.
 Durante il 1970, il governo italiano ha deciso di rilanciare la storia e la cultura di Venezia, e ha cercato di utilizzare il Carnevale tradizionale come elemento di attrazioni. Oggi, circa 50.000 (altre fonti mi dicono 100.000- 150-000) si recano a Venezia ogni giorno per il Carnevale. Uno degli eventi più importanti è il concorso per la migliore maschera che si svolge l'ultima settimana del Carnevale. 
Al Carnevale sono legate tradizioni, maschere e dolci, in molte località italiane si organizzano feste in piazza con sfilate di carri allegorici, a cui, nonostante il freddo, partecipano migliaia di persone.

Benchè presente nella tradizione cristiana le origini del carnevale son ben più antiche:
si rifanno infatti alle dionistiche greche e ai  i saturnali romani. In dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza.

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