Celia Cruz: " la Rejna"

Celia Cruz


Úrsula Hilaria Celia Caridad Cruz Alfonso nata all''Avana, 21 ottobre 1925 – Fort Lee, 16 luglio 2003. Nata  nel quartiere di Santos Suárez, all'Avana, fu la seconda di quattro fratelli. Studiò per diventare maestra e ricevette lezioni di piano all'Accademia Musicale Municipale.
Iniziò a cantare fin da piccola, esordiendo nel 1947 in un programma radiofonico, chiamato La hora del tè. Nel 1948 lavorò come cantante nel  gruppo Las Mulatas de Fuego di Roderico Rodne Neyra, con il quale incise le sue prime canzoni e fece tournee in Venezuela e Messico.
Nel 1950 iniziò la sua collaborazione con il gruppo Sonora Matancera, con la quale registrò il suo primo disco a 78 giri che includeva le canzoni:

Cao, cao maní picaó (Scritta daJosé Carbó Menéndez)
Mata siguaraya (Scritta da Lino Frías)

Il successo arrivò immediato e Celia visse con Sonora Matancera il suo periodo artistico d'oro, che durò 15 anni e vide la pubblicazione di molti straordinari successi, quali Burundanga, Caramelos, El hierbero moderno, Tu voz, Ritmo tambó y flores, Pa' la paloma, Nuevo ritmo omelenkó, Vallán vallende, La sopa en botella e molti altri.

Trascorse gran parte della sua vita negli Stati Uniti d'America e non poté più fare ritorno nella sua amata Cuba, se non per un unico concerto nella base americana di Guantánamo. Celia Cruz è stata una delle cantanti latino americane di maggior successo del XX secolo, una tra le più conosciute; ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti in tutto il mondo tra cui spiccano 22 dischi d'oro, 3 Grammy Award e 4 Latin Grammy Award. Aveva un esclamazione  che amava ripetere e che è conosciutissima in tuttto il mondo: Azúcar!(zucchero).
Tra i suoi numerosi brani ricordiamo quelli che l'hanno vista interprete negli ultimi anni della sua vita:

Nel 2000, con l'album Celia and friends vince il suo secondo Grammy, premio che ottenne anche l'anno successivo con l'album Siempre viviré.

Nel 2001 partecipa a Modena al Pavarotti & Friends per l'Afghanistan interpretando, insieme a Luciano Pavarotti, (tenore italiano), Guantanamera.

Colta da un tumore cerebrale, continuò a cantare e incise altri due album, La negra tiene tumbao e Regalo del Alma, pubblicato postumo, che contiene l'ultima hit "Ríe y llora".

                                    



Celia Cruz
                                                        

Nel 2003, quando la sua malattia era già in stato molto avanzato, il canale televisivo "Telemundo" decise di dedicarle un concerto tributo, presentato da Marc Anthony e Gloria Estefan. In quell'occasione, nel teatro di Miami, cantarono per lei alla sua presenza, oltre a Gloria Estefan e Marc Anthony, Gloria Gaynor e Patti La Belle, le più grandi voci dell'America latina, José Feliciano, Millie Quezada, La India, Ana Gabriel, Paulina Rubio, Tito Nieves, Gilberto Santa Rosa, Alicia Villareal, Olga Tañón, Arturo Sandoval, Rosario, Los Tri-o, Victor Manuelle e suo marito, Pedro Knight.
Si è spenta, per via del suo male, il 16 luglio 2003 nella sua casa a Fort Lee nel New Jersey.
Celia Cruz, battezzata la "guarachera de Cuba", nome derivante dal genere musicale guaracha, emerse negli anni 50 come una degli interpreti più rappresentativi del Mambo e del  Cha cha cha.
Ha collaborato per diversi anni con Tito Puente, uno dei compositori e arrangiatori più fecondi della musica latina, diffuse l'uso dei "timpani" e ne fu un abile suonatore.
Oltre  a collaborare con Tito Puente e la Sonora Matansera, fece parte di numerosi gruppi come voce solista, quali: Conjunto Pacheco, La Fania All Star, Senora Pocena (anni 80).
Tra gli anni 80 e il 2000, la vediamo collaborare con importanti artisti di fama internazionale quali Oscar d' Leon, Josè Alberto el Canario, La India, Cheo feliciano, e molti altri.
Negli ultimi anni della sua vita (1998), incise l'intramontabile "La vida es un carnaval".
La grande Celia ha rappresentato la musica cubana e latino-americana in tutto il mondo, il suo nome è conosciuto ovunque, è stata una vera "messaggera della musica cubana", la donna che, più di tutte ha segnato la storia della Salsa cubana.


                                                                   La Rejna
Celia Cruz
                                 

Cha Cha Cha: storia e origine del nome

Per la maggior parte degli studiosi, le origini delle movenze del Cha cha cha , sono collocabili agli inizi del 900, nel periodo storico in cui si sviluppano Danzon, Mambo,Son, e Rumba .
Sul significato dell'espressione "Cha cha cha" ci sono varie ipotesi:
1    La voce Cha cha cha è una onomatopea:
  • Indica un ritmo specifico del ballo, ossia rappresenta il suono di uno strumento di accompagnamento che ne segnava la cadenza.
  • Riproduce il suono ritmico del scarpe sul pavimento nell'esecuzione de triplo passo.
Cha cha cha è anche il nome di un sonaglio costruito con un baccello usato nei balli di gruppo, nelle danze    propiziatorie e nelle danze religiose, anche in questo caso si può parlare di onomatopea, in effetti il sonaglio veniva agitato sul motivo/ritmo cha cha + pausa.

Enrique Jorin, (a cui va attribuita la paternità del cha cha cha), dopo averlo chiamato , nel 1951 mambo rumba ne cambiò il nome, facendo riferimento alla triplice marcatura adottata dai ballerini nell'adeguarsi a questo nuovo ritmo musicale.

Origini

Enrique Jorrin fu in assoluto il primo musicista a costruire l'impalcatura  ritmico-musicale del cha cha cha.
Per alcuni studiosi deriva  del Mambo, mentre altri affermano che sia una evoluzione ritmica del Danzon.
Diciamo che la verità sta nel mezzo, in quanto Jorrin nel 1948, creò un ritmo sincopato in 4/4  attraverso una libera elaborazione del Danzon, ne scaturì una sorta di mambo la cui velocità  ( 30 battute al minuto ), ciò non consentiva di eseguire le tipiche figure del mambo generalmente eseguite su di un ritmo di 50 battute al minuto, da qui avvenne un adattamento dello stile di ballo, da parte dei ballerini, che usarono un triploancheggiamento , a cui, in breve, si aggiunse il triplo passo caratteristico del cha cha cha.
Attualmente esistono due diversificazioni di stile del Cha cha cha, quello prettamente cubano, e quello appartenente alle discipline delle danze Latino Americane che deriva dal Cha cha cha cubano.

Enrique Jorrin e la sua Enganadora

Alla fine degli anni 40, Jorrin entrò a far parte dell'Orchestra America, uno dei gruppi più famosi in Cuba in quel periodo. Insieme ai componenti del gruppo Jorin utilizzò la parte finale del Danzon per creare la sua Enganadora, il primo Cha cha cha concepito in modo innovativo. Jorrin produsse un nuovo spostamento di accenti con un cambiamento ritmico rispetto al Danzon. la Enganadora fu incisa in America nel 1953.
Jorrin racconta : " Costruì alcuni danzones nel quali i musicisti dell'orchestra eseguivano dei brevi cori, piacque molto al pubblico e quindi decisi di continuare per quella strada. Nel danzones intercalai alcuni "montunos" conosciuti, riscuotendo una gran partecipazione del pubblico nei cori... così decisi di continuare seguendo questa strada".

Una delle interpreti più rappresentativi del Cha cha cha degli anni 50 fu Celia Cruz.

                      

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