Il Liutaio un mestieri del passato: "Stradivari"

La capacità tecnica nel realizzare oggetti di un certo tipo e valore, diviene capacità artistica, una di queste figure "artistiche" è rappresentata senza dubbio dal mestiere del liutaio.
Tra il 500 e il 600  nascono e si sviluppano in Italia diverse botteghe artigiane di liutai, ricordiamo i grandi liutai del periodo: Guarnieri, Amati ed il ben noto Stradivari.
I diversi fattori che presiedono alla costruzione di uno strumento musicale, sia esso  arco, viola, violino o chitarra, sono molteplici.
Innanzitutto la scelta della qualità del legno ( abete, acero, ebano) gli anni di stagionatura del legno stesso, il tipo di verniciatura adottata, che oltre ad avere un valore esteico consente la protezione del legno  dalle influenze atmosferiche.
Il violino nasce come strumento di piccole dimensioni e nel 600, venne realizzato come viola da braccio,  riscuotendo un grande successo. Questo cambiamento portò via via  alla modificazione dello strumento originario, cambiarono il numero delle corde,  e la costruzione delle singole parti, fino ad arrivare nel 700 alla grande arte costruttiva di "Antonio Stradivari".

Stradivari acquistò una casa con annesso laboratorio in piazza San Domenico a Cremona. Dopo il 1690, cominciò a mostrare la sua originalità diversificando la propria produzione da quella dei modelli di Amati:  ne migliorò la curvatura, uniformò lo spessore e l'inclinazione del legno e intensificò il colore della vernice. Sapeva scegliere come pochi altri il legno da usare per i suoi strumenti, sembra che per la  preparazione dei legni, Stradivari, usasse un composto di silicato, potassio e calcio.
La caratteristica principale dei violini Stradivari, è costituita dalla potenza sonora e dalla corposità del suono, anche nell'esecuzione del "pianissimo". I violini di questo noto liutaio, sono stati sottoposti a numerosi test e verifiche nel tentativo di carpirne il segreto, si pensa che le elevate qualità di questi strumenti  sia dovuta alle grandi doti artistiche dell'autore, dalla capacità di scelta del legno alla miscela delle vernici utilizzate. Stradivari usava per la costruzione dei violini, in gran parte, legno di  abete rosso maschio, da preferire anche per altri strumenti a corda.
I suoi migliori strumenti furono costruiti tra il 1698 e il 1730, negli anni a seguire, molti strumenti portano la firma sub disciplina Stradivari, in quanto probabilmente furono costruiti dai figli sotto la super visione del padre.
Oltre ai violini, Stradivari creò anche viole, arpe, violoncelli viole da gamba di vari tagli, chitarre, bassetti, liuti, tiorbe, pochette, mandole e mandolini, si stima la produzione di  oltre 1100 strumenti musicali in tutto. Circa 500 - 600 di questi  sono ancora esistenti.
Gli Stradivari sono tuttora considerati i migliori strumenti a corda mai creati, purtroppo gli esemplari  di violino integri, attualmente presenti, sono una cinquantina in tutto il mondo, stimati a prezzi elevatissimi.
Un'altro liutaio, sempre italiano, Giuseppe Guarnieri del Gesù, fu in grado di ottenere strumenti a corda eccelsi, alla stregua degli strumenti Stradivari.




Stradivari usava per la costruzione dei violini in gran parte della struttura legno di  abete rosso maschio, da preferire per molti strumenti a corda.
I suoi migliori strumenti furono costruiti tra il 1698 e il 1730, negli anni successivi, molti strumenti portano la firma sub disciplina Stradivari,  costruiti, con molta probabilità  dai figli.

Violino Stradivari "Palacio Real" Mdrid foto di Håkan Svensson
                              

Violino moderno Foto Mara Mencarelli

Contreras chitarra spagnola

Contreras "dettaglio"

Una "perla" nel mio cuore

Ho sfiorato la tua pelle,
sentito il tuo profumo,
assaporato il  calore.
del tuo caldo abbraccio...
protezione, appagamento.
Ho percorso sentieri inesplorati
perdendomi in un sentimento profondo
indescrivibilmente  meraviglioso...
Tu, una perla preziosa, nel mio cuore.




Mara Mencarelli 

Altre poesie, frasi pensieri romantici canzoni d'amore le trovi qui "Alfabeto del cuore"


Ricordo ancora... (lettere romantiche)

Si!...ricordo ancora, e mai dimenticherò quel giorno, il primo giorno,
il giorno in cui i nostri occhi si sono incrociati per la prima volta,
ricordo il tuo sorriso solare, i tuoi splendidi occhi scuri, vivaci, allegri,
pieni di mistero e di fascino, ricordo il tuo imbarazzo, la mia timidezza,
un colpo di fulmine?...Direi proprio di si!
un bellismo colpo di fulmine, un incontro di cuori e di anime, di sensazioni e tacite parole,
di eccitante fibrillante emozione, di romantica attrazione.
Ricordo ancora, e ancora ne assaporo la profonda dolcezza.






Mara Mencarelli


Noi (San Valentino)

Noi
Il sole splende sempre
negli occhi, nel cuore,
nell'anima e nella mente
 di chi ama.
Un 'eterna primavera dei sentimenti,
 delle emozioni,
da vivere, gustare, assaporare,
istante dopo istante
attimo dopo attimo
respiro dopo respiro.
 
Mara Mencarelli  27-01-2012
 
20 monet-ninfee
 
 
 
 

Per sempre ( San Valentino)

Uniti da un sentimento profondo
viviamo incantevoli sensazioni,
la magia degli istanti trascorsi insieme
ci accompagna in ogni ora del giorno,
Gioiamo di ogni attimo di vita
serenamente felici
amandoci perdutamente 


Mara Mencarelli


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Amare (San Valentino)

Amare...
Quando l'amore si scolpisce nell'anima
basta una parola,
un pensiero,
un profumo,
e il cuore si inebria di gioia persistente
per sempre.

Mara Mencarelli 
 
 
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Il mio primo pensiero (San Valentino)

Il mio primo pensiero sei tu,
tu che sei entrato/a a far parte della mia vita
tu che hai invaso il mio cuore i miei pensieri ed i miei sensi
tu che hai conquistato la mia anima
tu per il quale respiro, rido, vivo gioisco,
sei tu il primo dolce pensiro con cui mi sveglio
e sempre tu l'inebriante profumo con il quale mi addormento.


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