8 Marzo festa della donna

La giornata internazionale della donna ricorre l'8 marzo ormai da molti anni  per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne parallelemente alle  discriminazioni e violenze cui esse sono ancor oggi fatte oggetto in molte parti del mondo.
In Italia questa celebrazione è avvenuta per la prima volta nel 1911 nel 2011 si è tenuto il primo centenario.
Nel VII Congresso della II Internazionale socialista sul ruolo  della donna nel mondo, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni, vennero discusse tra le varie tesi politiche e di guerra, la questione femminile sulla rivendicazione del voto alle donne. E' l'inizio di  un percorso teso a rivalutare il ruolo della donna nel mondo...continua a leggere...>>> 





Scuola e finanziamenti: l'Italia fanalino di coda in Europa

L'Unione degli Studenti con il sostegno dell'Obessu (rete europea sindacati studenteschi), tramite una ricerca chiamata "cose dell'altro mondo" ha decretato,  mediante la comparazione di 15 paesi europei,  la posizione dell'Italia al quartultimo posto, seguita da Islanda, Romania e Serbia.

Interessante sapere che sono stati considerati 14 diversi ambiti e indagini differenti che spaziano dall'erogazione delle borse di studio, alle agevolazioni per i computer, alle rette riguardanti le agevolazioni dei trasporti scolastici, le mense, i viaggi, fino ad arrivare alle agevolazioni per reddito e così via.
L'Italia si è guadagnata ben 8 voti insufficienti e 5 voti di mediocrità, quest' ultimi riguardano le agevolazioni per i libri di testo,l'affitto, le borse di studio e gli sconti riguardanti l'accesso ai luoghi culturali.
Ottima si è rivelata la votazione per Norvegia ed Austria che risultano ai primi posti della graduatoria.
In Italia manca totalmente una normativa nazionale sul diritto allo studio che sancisca le prestazioni minime che le regioni devono offrire agli studenti in materia di diritto allo studio.
Alle scuole mancano servizi e strumentazioni, con l'incalzante necessità di maggior finanziamenti da parte dello stato..
I finanziamenti nei confronti delle scuole sono venuti  a mancare circa dieci anni fa, e la situazione è andata peggiorando di anno in anno, con questi scarsi mezzi è difficile che un paese possa risultare competitivo nel contesto del panorama europeo.

In Italia si investe molto poco per la scuola  e l'istruzione, non considerando che la vera ricchezza di un paese è la sua cultura, almeno per me è così questo penso e per questo ho investito molto e continuo a farlo, per la cultura e la libertà dei miei 3 figli.



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