Vaccini: sì o no? Tutto quello che c’è da sapere per essere consapevoli

Torniamo a parlarvi di vaccini considerando che la questione è sempre più dibattuta, specie dopo l'avvenuta approvazione del nuovo decreto in materia di prevenzione vaccinale, approvato da parte della Camera dei Deputati. L'Università Niccolò Cusano lancia l’infografica Vaccini: sì o no? Tutto quello che c’è da sapere”, nella quale vi è una panoramica generale sulla situazione della copertura vaccinale in Italia e nel mondo con le successive novità subentrate con la nuova legge.


Vaccini: sì o no? Tutto quello che c’è da sapere per essere consapevoli


Vaccini: sì o no? Tutto quello che c’è da sapere per essere consapevoli:



Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS la soglia minima di sicurezza di uno Stato, necessaria per raggiungere la immunità di gregge, ha un valore che si attesta intorno al 95%. Al di sotto di questa soglia di sicurezza, gli agenti patogeni quali virus e batteri responsabili delle malattie, continuano la loro diffusione tra le popolazioni. In Italia tale limite, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, non viene raggiunto per nessun vaccino preso in considerazione e monitorato. I vaccini più significativi in tal senso, che raggiungono il 93% della copertura minima richiesta, sono solo questi posti in elenco:

Mentre, la minore copertura vaccinale che raggiunge solo il 30 % riguarda il virus della varicella.

Il morbillo ed il vaccino


Da inizio anno i casi registrati di morbillo sono stai 3.670 con 3 decessi. L'infografica si sofferma in particolar modo sul morbillo e sulla sua evoluzione relativa al "Vaccino si o vaccino no".


Emerge che nel 2017 in Europa, i casi di morbillo sono  diminuiti di circa 28.500 unità rispetto al 2010 ma sono aumentati di quasi 400 rispetto al 2016. Inoltre, se si analizza la serie storica che va dal 1980 al 2010 emerge che la copertura vaccinale in aumento causa una diminuzione drastica dei casi di morbillo.



Il decreto sui vaccini


Il fine del nuovo decreto sui vaccini è quello di riuscire a ridurre al minimo la diffusione delle malattie infettive prevenendole con l'ausilio dei vaccini abbattendo dunque, i tassi di morbosità e di mortalità e riducendo sensibilmente il tasso di ospedalizzazione e gli eventuali esiti invalidanti. Il decreto tanto discusso prevede anche che, per i minori da 0 ai 16 anni, sarà obbligatorio effettuare determinate vaccinazioni. Infine la norma non lascia spazio alla scelta libera del cittadino per cui nel caso di mancata vaccinazione obbligatoria del minore è prevista una multa con preclusione del bambino all’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia.

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